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11 marzo 166911 March 1669Versante meridionale

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EPICAv1.1

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Rovida A., Antonucci A., 2021. EPICA - European PreInstrumental earthquake CAtalogue, version 1.1. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). https://doi.org/10.13127/epica.1.1  [link ]
DataDate 1669-03-11
37.614, 15.026
 
30, 30
 
► 1 MDPs    Imax 5-6 EMS-98    Azzaro and Castelli, 2015
  Azzaro R., Castelli V., 2015. Materiali per un catalogo di terremoti etnei dal 1600 al 1831. Quaderni di Geofisica, 123, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Roma, 284 pp. https://doi.org/10.13127/qdg/123
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  Io  5-6
  Mw  4.51 ± 0.34

  Catalogue DataDate Lat Lon H M Io Reference
SHEEC 1669-03-11 19 37.667 15.000 -- Mw 4.17 8 Postpischl, 1985
  Stucchi M., Rovida A., Gomez Capera A.A., Alexandre P., Camelbeeck T., Demircioglu M.B., Gasperini P., Kouskouna V., Musson R.M.W., Radulian M., Sesetyan K., Vilanova S., Baumont D., Bungum H., Fäh D., Lenhardt W., Makropoulos K., Martinez Solares J.M., Scotti O., Živcic M., Albini P., Batllo J., Papaioannou C., Tatevossian R., Locati M., Meletti C., Viganò D., Giardini D., 2013. The SHARE European Earthquake Catalogue (SHEEC) 1000-1899. Journal of Seismology, 17, 2, 523-544. https://doi.org/10.1007/s10950-012-9335-2
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  Postpischl D., 1985. Catalogo dei terremoti italiani dall'anno 1000 al 1980. Quaderni della Ricerca Scientifica, 114, 2B, Bologna, 239 pp.
Postpischl, 1985 1669-03-11 19 37.667 15.000 -- MM 5.10 8 Baratta, 1901
  Postpischl D., 1985. Catalogo dei terremoti italiani dall'anno 1000 al 1980. Quaderni della Ricerca Scientifica, 114, 2B, Bologna, 239 pp.
  [Other earthquakes from this study ]
  Baratta M., 1901. I Terremoti d'Italia. Saggio di Storia, Geografia e Bibliografia Sismica Italiana con 136 sismocartogrammi. Torino, 950 pp.
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catalogo parametricoparametric catalogue   

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Azzaro and Castelli, 2015

Azzaro R., Castelli V., 2015. Materiali per un catalogo di terremoti etnei dal 1600 al 1831. Quaderni di Geofisica, 123, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Roma, 284 pp. https://doi.org/10.13127/qdg/123
► Abstract

Mount Etna, together with Vesuvius, are probably the two volcanoes with the longest and most detailed historical records in the world. About ten years ago, the most recent portion of the huge historical data set of Etna was used to compile a macroseismic catalogue of earthquakes occurring in this region from 1832 to 1998 [Catalogo Macrosismico dei Terremoti Etnei, Azzaro et al., 2000]. In the framework of the INGV Working Group on historical earthquake catalogues, the updated release of CMTE [Gruppo di lavoro CMTE, 2014] has become the main data source for the latest version of the Italian parametric catalogue CPTI11 [Rovida et al., 2011].

Historical research on Etna earthquakes was later extended further back in order to cover the previous two centuries. This is a strategic goal, since a relatively small number of earthquakes is listed in the existing repertories for the time-span 1600-1831: there are just 3 events in CFTI4Med [Guidoboni et al., 2007], and only 6 in the latest release of the parametric catalogue of Italian earthquakes CPTI11 [Rovida et al., 2011]; the previous PFG catalogue [Postpischl 1985], which also includes non- damaging -events and those with only epicentral parameters (no intensity data points), lists 26 earthquakes. Thus, it is difficult to believe that there had been so few earthquakes during this time-span - by contrast CMTE reports more than 150 events above the damage threshold in the following two centuries - all the more so as in the 1600-1831 period there were many significant eruptions which would have been accompanied, as usually occurs, by seismic activity. The likeliest explanation is that the available historical record had not been exploited to its full extent and, therefore, many earthquakes were overlooked.

To improve this overall scenario, historical research was carried out on the main Sicilian archives as well as regional, Italian and foreign libraries, looking for first-hand sources (diaries, chronicles, official records, travellers’ reports, newspapers) and retrieving more than 200 original documents written between 1600 and 1850. These have been critically analyzed and interpreted to reconstruct the seismic activity, namely identifying the earthquakes and deriving the related intensity data. The result of this work is an inventory of 139 earthquakes occurring in the period from 1600 to 1831, 115 of which are unmentioned in previous studies. Depending on the quality of the collected information, it will be possible in a future step - compiling the catalogue - to calculate the earthquake parameters (epicentre, magnitude, epicentral intensities) for some events, while for the others only generic information on the location (affected areas) and type of macroseismic effects (weakly or strongly felt, damage) will be reported. This paper describes the methodological approach and results of the study and is enhanced by an appendix of short monographs, each of which includes the description of the earthquake effects (or seismic sequence), a list of localities with the associated macroseismic intensities, the transcription of texts and related references.

► Other earthquakes from this study
11 marzo 166911 March 1669 Versante meridionale
afternoon
► Earthquake description

Questi eventi sono noti alla tradizione sismologica e vulcanologica [Tedeschi Paternò, 1669; Borelli, 1670; Bottone, 1692; Mongitore, 1743; Recupero, 1815; Ferrara, 1818; Alessi, 1829-1835; Hoff, 1840; Perrey, 1848; Gemmellaro, 1858; Capocci, 1861; Sartorius von Walterhausen, 1880; Mercalli, 1883; Baratta, 1901; De Fiore, 1914] che segnala, nell’ambito della vastissima bibliografia - essenzialmente postuma - dedicata alla grande eruzione etnea del 1669, diversi terremoti verificatisi tra l’8 e il 10 marzo e alcune “repliche più o meno forti” avvertite nel corso di essa.

Se dal punto di vista della evoluzione dei fenomeni vulcanologici l’eruzione del 1669 risulta certamente conosciuta [Branca et al., 2013], la ricostruzione dei fenomeni sismici e dei loro effetti sul territorio è stata sinora estremamente carente e limitata al terremoto più energetico avvenuto il 10 marzo, trattato nell’ambito dei primi studi CFTI [Boschi et al., 1995], mentre sono generiche le notizie di altre scosse relative a quel periodo. La bibliografia citata da Boschi et al. (1995) comprende fonti documentarie e narrative coeve - parte delle quali sono disponibili solo nei manoscritti originali (lettere del viceré di Sicilia, 4 giugno 1669, conservate presso l’Archivio General de Simancas, Spagna), parte sono state oggetto di pubblicazione [lettere del vescovo di Catania, in Longhitano, 1987] e parte, infine, sono disponibili solo attraverso trascrizioni fatte nel XVIII e XIX secolo (cronache manoscritte di Nicolosi e Acireale) -  e una ampia selezione di letteratura storico-naturalistica dei secoli XVIII e XIX.

Nel presente studio è stato quindi avviato un censimento sistematico delle testimonianze originali su questa eruzione, finalizzato all’individuazione e al recupero di quelle prodotte mentre l’evento era ancora in corso, o da poco concluso. Le testimonianze contemporanee su questa eruzione sono di varia natura: documenti ufficiali e lettere private, relazioni giornalistiche e trattati scientifici, ma anche prediche e poemi, scritti in varie lingue (italiano, latino, spagnolo, siciliano). Il risultato forse più interessante del censimento è la “riscoperta” dell’elevato valore informativo di una tipologia di fonti - le “relazioni giornalistiche”- mai considerate finora nella loro integrità: si tratta di un gruppo di testimonianze originali, scritte e stampate in Italia e all’estero mentre la lava scorreva devastando il fianco meridionale dell’Etna e in parte la stessa Catania. Queste relazioni sono state raccolte, trascritte e recentemente pubblicate [Azzaro e Castelli, 2013], così da poter essere facilmente utilizzate per ulteriori studi su questa eruzione. Un confronto testuale tra alcune di queste relazioni e i trattati scientifici di Tedeschi Paternò [1669] e Borelli [1670] evidenzia come soprattutto il secondo sia fortemente debitore delle prime, al punto di derivarne letteralmente interi passaggi. Si può dunque attribuire alle relazioni giornalistiche un ruolo di fonte primaria, rispetto all’eruzione del 1669, che finora la tradizione vulcanologica e sismologica aveva mancato di riconoscere, individuando essenzialmente i trattati scientifici come fonti privilegiate di informazioni sull’eruzione del 1669. A questi infatti ha fatto riferimento anche la letteratura specialistica più recente [Branca et al., 2013, e lavori ivi citati].

L’analisi comparata del contenuto informativo delle singole fonti rivela un quadro sismico ben più complesso rispetto a quanto indicato da Boschi et al. [1995], derivante dallo“spacchettamento” di un terremoto largamente sovrastimato - la scossa del 10 marzo (ore 23:25 GMT) - che somma gli effetti, peraltro ben distinguibili, di eventi più piccoli verificatesi tra il 10 e 11 marzo.

Per quanto riguarda gli eventi maggiori, il 25 febbraio secondo la Relatione... [1669], “ si incominciorno a sentire alcuni terremoti per 30 miglia di torno a torno tutta la Città, et andarono crescendo di giorno in giorno con sobbissare case nelle terre dello Bosco”, che si intensificarono l’8 marzo quando “cominciò a scoter sì spesso, e sì fieramente la terra, che [...] gl’habitatori de’ suoi villaggi: tanto che forte temendo costoro di non restare sepelliti sotto le rovine delle case [...] se ne uscirono fuori alla campagna” [Tedeschi Paternò, 1669]. I primi danni provocati dallo sciame sismico si hanno nel villaggio di Nicolosi e casali circostanti a partire dal 10 marzo: nel corso della giornata “si cominciavano ad atterrare le fabbriche e mura delle strade, e vigne” [Macrì, sec. XVII]. La scossa più forte si verifica giorno 11 alle 00:25 (quindi corrispondente alle 23:25 GMT del 10 marzo), quando “venne un tanto terribile terremoto, che non solamente caddero tutte le fabbriche [a Nicolosi] , ma molte persone cadevano ancora, non potendo stare in piedi” [Macrì, sec. XVII]; complessivamente “rovinarono da 70 case e n’abissò buona parte del terreno” [Tedeschi Paternò, 1669]. Durante la stessa giornata vi furono nuovi eventi che provocarono ulteriori danni: nella mattinata a Nicolosi “venne un terribilissimo terremoto, che io ed altri che stavamo puntillando ni viddimo uccisi dalli stessi legni” [Macrì, sec. XVII], e nel vicino borgo di Botteghelle “dibatté sì fattamente la terra, che sembrò sensibilmente ondeggiare” [Tedeschi Paternò, 1669]. Intorno alle 14:00 a Monpilieri vi fu “un altro scuotimento della terra sì impetuoso, che fe’ spiccare dal pavimento i mattoni istessi”, e poco dopo (~14:30) a Nicolosi “si fece un tremuoto così gagliardo, che non solo aprì in molte parti tre, e quattro palmi la terra, e sbalzò in aria smoderatamente la gente della processione [...] ma subissò tutte le case” [Relatione del nuovo incendio..., 1669]. Per questa scossa caddero “le chiese tutte de’ Nicolosi, toltane la Matrice” [Tedeschi Paternò, 1669]. Nelle ore successive del pomeriggio, infine, “rovinò la Chiesa, & ogn’uno si fugì, e si pose in salvo; seguitando fra tanto i tremuoti così spessi, e gagliardi, che la gente ondeggiava su la terra, come i legni sul mare” [Relatione del nuovo incendio..., 1669].

Complessivamente le fonti considerate in questo studio [ASC Acir, 1668-1669; An answer..., 1669; Relazione..., 1669; Squillaci, 1669; Di Urso, 1688], forniscono informazioni relative a varie altre scosse minori che si succedono sino agli inizi di luglio, ovvero per tutta la durata dell’eruzione.

Quattro eventi tra l’8 e l’11 marzo 1669 sono inclusi nel catalogo PFG [Postpischl, 1985], con intensità epicentrale massima pari al grado IX MCS. Il catalogo CPTI11 [Rovida et al., 2011] riporta solo un terremoto datato 10 marzo 1669 (ore 23:25 GMT), con intensità epicentrale pari al grado VIII-IX MCS. Lo studio di riferimento del catalogo CPTI11 è Guidoboni et al. [2007], un tempo disponibile online ma oggi non più consultabile. Per una verifica dei suoi contenuti e della bibliografia si può tuttavia far riferimento al primo studio CFTI [Boschi et al., 1995], da cui i dati di base sono tratti senza alcuna modifica.

n. Data Ora Lat Lon Is Io Ref Area epic.
1042 1669 03 08 18 -- 37.667 15.000 - 50 75 MONTE ETNA SUD
1043 1669 03 10 23 -- 37.667 15.000 - 80 75 MONTE ETNA SUD
1044 1669 03 11 11 -- 37.667 15.000 - 90 75 NICOLOSI
1045 1669 03 11 19 -- 37.667 15.000 - 80 75 MONTE ETNA SUD

389 1669 03 10 23 25 37.617 15.033 95 85 GUIAL07 NICOLOSI

Tabella 1 . I terremoti del 1669 nel catalogo PFG (in alto) e CPTI (in basso).

Table 1 . The 1669 earthquakes in the PFG (top) and CPTI (bottom) catalogues.

Considerazioni sismologiche

Si tratta di uno sciame sismico particolarmente lungo e intenso che accompagna l’eruzione del 1669, ma dalle informazioni disponibili non è possibile stabilire complessivamente quante scosse vi furono e in che data (in vari casi vi sono scosse multiple nella stessa giornata, indistinguibili). Le differenti caratteristiche macrosismiche degli eventi analizzati indicano la presenza di due tipologie di scosse: eventi profondi legati alla risalita del magma nel periodo sino al 9 marzo; eventi via via più superficiali che accompagnano l’apertura della frattura eruttiva nel periodo 10-11 marzo. Circa i primi, l’ampia avvertibilità nelle località del versante meridionale dell’Etna sino a Catania, suggerisce la caratterizzazione di queste scosse come terremoti di una certa energia localizzati in questo settore del vulcano. Per quanto riguarda i secondi, decisamente più rilevanti per gli effetti di danno prodotti, il risentimento maggiore nell’area di Nicolosi - località posta circa 1 km a est delle bocche eruttive principali (~750 m/slm) - ed una avvertibilità essenzialmente limitata ai paesi circostanti, ne confermano la natura superficiale legata all’attivazione di una importante struttura vulcano-tettonica locale, la faglia di Tremestieri, che nella sua terminazione più settentrionale (a monte) si collega con la parte inferiore della frattura eruttiva del 1669 (M. Rossi) [Azzaro et al., 2012].

La sequenza fu piuttosto intensa durante le fasi iniziali dell’eruzione, con almeno 6 scosse che provocarono danni da lievi a forti (V-VI d I max d VII-VIII EMS) a Nicolosi e località limitrofe (non specificate). L’evento principale avvenuto il 10 marzo alle 23:25 GMT, che nei precedenti cataloghi sismici [Boschi et al., 1995; Rovida et al., 2011] presentava una intensità massima IX-X MCS a Nicolosi e un’area di danneggiamento insolitamente ampia che copre quasi tutto il versante meridionale dell’Etna - si veda il piano quotato in Locati et al. (2011) - si rivela come la sommatoria degli effetti di eventi più piccoli che hanno interessato la stessa area con intensità epicentrali comparabili a quelle osservate nei secoli successivi [si veda la storia sismica di Nicolosi in Gruppo di lavoro CMTE, 2014]. Considerando che nei due giorni precedenti l’evento principale ci furono varie forti scosse di cui almeno una ha prodotto anche un certo danneggiamento, e che il paese non fu interamente distrutto come ritenuto dallo studio CFTI  [Boschi et al., 1995] dato che la chiesa madre ebbe solo “cascato il tetto” [Calcerano, sec. XVII] e più di una casa rimase in piedi per cui “volendo darci qualche riparo [si cercò] di puntellarla con legname” [Macrì, sec. XVII], per il terremoto del 10 marzo delle 23:25 è stata quindi stimata a Nicolosi una intensità pari al grado VII-VIII EMS. Questo valore è compatibile con danni di rilievo diffusi e crolli parziali/totali sulle tipologie edilizie estremamente vulnerabili (classe A della scala EMS) presenti all’epoca a Nicolosi [Ligresti, 1995].

Va infine evidenziato che le località del versante meridionale (Pedara, Trecastagni, Camporotondo, Viagrande ecc) riportate come danneggiate nello studio CFTI [Boschi et al., 1995], risultano semplicemente aver risentito la scossa del giorno 8 marzo (21:30).

Riguardo infine i terremoti che avvennero dal 13 marzo sino al mese di luglio, le informazioni disponibili sono estremamente generiche, e non consentono alcuna considerazione di carattere sismologico. Tuttavia il riferimento esplicito ad un’avvertibilità nella fascia inferiore della regione etnea (Acireale, Catania) potrebbe forse dipendere da una differente localizzazione delle scosse, ovvero lo spostamento dell’attività sismica del periodo nel versante orientale del vulcano.

Effetti sismogeologici

In occasione del terremoto più energetico (10 marzo, ore 23:25) è segnalata a Nicolosi, seppur genericamente, la formazione di sprofondamenti del terreno interpretabili, come per altri forti terremoti avvenuti nei secc. XIX-XX [Azzaro, 1999], a fenomeni di fagliazione superficiale lungo il segmento settentrionale della faglia di Tremestieri. Nelle aree limitrofe sono inoltre riportate numerose frane dovute al cedimento, sui pendii terrazzati, dei tipici muri a secco di contenimento.

Fenomeni eruttivi concomitanti

La maggior parte delle scosse precedono e accompagnano l’apertura della frattura eruttiva dell’eruzione del 1669 (11 marzo), sul fianco meridionale dell’Etna (crateri di M. Nocilla e M. Rossi). L’attività effusiva si conclude l’11 luglio.

Trascrizioni testi

“[...] a li otto di marzo di quest’anno presente 1669 primo venerdì di quaresima il nostro Mongibello con horrendi tuoni, e spaventevoli muggiti (preludi pur troppo infausti della crudelissima stragge, che far dovea delle contrade a sé soggette) cominciò a scoter sì spesso, e sì fieramente la terra, che ingombrò d’horribile timore ogni gente, e particolarmente gl’habitatori de’ suoi villaggi: tanto che forte temendo costoro di non restare sepelliti sotto le rovine delle case, che traballando sembravano tratto, tratto diruparsi tutte, se ne uscirono fuori alla campagna, e quivi tutti pieni d’horrore, e di spavento presero a chiedere mercé de’ loro peccati [...]. Né fu vano il lor timore, impercioché in su la notte della domenica diece del detto mese nel casale de’ Nicolosi all’empito de’ continui tremuoti rovinarono da settanta case, e n’abissò una buona parte del terreno. La onde via più intimorita la gente di Malpasso fe’ istanza al vicario foraneo desse loro aiuto, e conseglio in sì periglioso accidente. Il perché egli consultando prima il tutto con l’Illustriss[imo] Vescovo di Catania fra Michel’Angelo Bonadies de’ Frati Zoccolanti riformati, ordinò di presente si sponesse anzi le porte delle chiese il Santissimo; già che nelle chiese malsicuri si teneano da’ spessi tremuoti. E per tal cagione ancora ne’ campi si predicava; e aggiunse di più, che per il lunedì mattina undeci del detto si facesse una devota processione da Malpasso a i Nicolosi con portarsi la reliquia della gloriosa vergine, e martire santa Lucia loro patrona, e così si fe’, [...]. Giunta la processione al villaggio delle Potighelle, ed entrata nella chiesa di Santa Maria della Misericordia, in su’l posarsi la reliquia sopravi l’altare, si sentì un horribile fragore, cui seguì un più terribile tremuoto, che dibatté sì fattamente la terra, che sembrò sensibilmente ondeggiare in quella guisa, che interviene del mare, ov’è da furiosi venti combattuto. [la processione prosegue diretta alla chiesa della SS. Annunziata di Mompilieri dove, NdC] fu di nuovo da un altro scuotimento della terra sì impetuoso, che fe’ spiccare dal pavimento i mattoni istessi, tanto non dissi, n’abissata. Presero dunque partito all’hora a dismisura intimoriti di ritornarsene a Nicolosi, e a pena alle prime case di quel villaggio addivennero, che si sentirono da una interna, e invisibil forza rattenuti a non poter dar più oltre un passo: quando (o gran pietà del grande Iddio, che dal soprastante pericolo volle liberarli) per un più furioso tremito dell’agitata terra, che in aria violentemente presso che dissi, gli levò, caddero giù rovinando le case, e le chiese tutte de’ Nicolosi, toltane la Matrice; commise allora il vicario a due sacerdoti, che cavassero tostamente fuori dalla chiesa il Santissimo, il vaso dell’oglio santo, e la reliquia di santo Antonio di Padova. Corsero costoro di presente, ma trovando chiuse le porte, non vi poterono entrare. Vi fu però un tale, che più animoso degli altri osò di salire sul tetto della sagrestia, affinché quindi scendendo aprisse le porte: ma di là sbalzato da un altro tremuoto cadde capo pie’ dal tetto già fesso, tutto stordito su’l pavimento della medesima sagrestia; ma riscossosi alla fine ruppe con gran fretta i serrami delle porte, e così puoteronsi da’ sacerdoti cavar fuori ciò, che intendevano di pigliare. [s egue fuga degli abitanti a Catania, NdC] ” (Tedeschi Paternò, 1669, pp. 12-15).

“[1669 aprile 3] Bando per farsi processione a Santa Maria dell’Oreto per intercedere la liberazione della città di Catania per il foco. Ritrovandose la clarissima città di Catania, una delle principali del Regno, mare di scienze, di nobiltà e vertù cristianae in grandissimo periculo del fuoco [che] corre dalla nova apertura di Mongibello che tuttavia si va approssimando in detta città correndo a questo publico cossì nel generale come nel particolare obligationi non solo di corrispondenza, e vicinanza ma anco per debiti hanno stimato [...] dar notitia a tutte e singole persone cossì dell’uno come dell’altro sesso cittadini che per per dimani matina 3 dello corrente ad hore 13 si ritrovassero pronti ad accompagnar le processioni [che] si faranno dal clero, archiconfraternita, confraternita, e compagnie di questa città uscendo dalla chiesa maggiore per andare con ogne humiltà, e mortificatione ad intercedere appo la gran Madre di Dio sempre Vergine Maria dell’Oreto con la reliquia insigne della gloriosa santa Venera per la liberatione totale di detta città di Catania accompagnando ciascheduno con atti di humiltà e di penitenza le suddette processioni per potere ottenere le grazie bramate.” [ASC Acir, 1668-1669, c. 35r].

“Touching the fore-runners of this fire, there was for the space of eighteen days [dal 20 febbraio circa, NdC], before it broke put, a very thick dark sky in those parts, with thunder and lightning, and frequent concussions of the earth, which the people made terrible reports of though I never saw nor heard of any buildings cast down thereby, save a small town or village, called Nicolosi; about half a mile distant from the New Mouth, and some such other slight buildings among those towns, that were after over run by the fire. Besides, it was observed that the old top or mouth of Etna did, for two or three months before, rage more than usual [...]. Other fore-runners of this fire I have not heard nor met with [...].” [An aswer..., 1669].

“[...] prima che passi più oltre il mio ragguaglio, bisogna far alto, e considerare più tritamente il furore, e l’impeto che menava questo fuoco infernale uscendo dalla bocca principale. E quanto grande egli sia stato, si può intendere prima da’ tremendi fragori, e horribilissimi tuoni, che non solamente su’l principio del suo sboccamento, come già di sopra accennaio, ma quasi per tutto quel tempo, che sgorgò per quaranta miglia attorno si fecero a sentire [...]; appresso da li spessi, e spaventevoli tremuoti, che si fattamente scuoteano i tetti, le finestre, le case, i palaggi etiandio di Catania, che sembravano tutti tratto tratto nabissare: il che fu potissima cagione, che moltissimi de’ catanesi dalle proprie case diloggiassero [...]” (Tedeschi Paternò, 1669, pp. 17-19)

“[1669 giugno] Ma non è ancora finito “[...] i primi di giugno cominciò di bel nuovo [...] il temerario mostro, a mandar de’ tuoni, e de’ mugiti, e a conquassar con horribili tremuoti le circonvicine piaggie della città [...]” [Tedeschi Paternò, 1669, pp. 60-61].

“Hora havendo egli Mongibello per quattro intieri mesi, che si compiscono hoggi giovedì undeci di luglio, dove ho giudicato imporre termine al mio ragguaglio, havendo, dico, tanto fieramente imperversato contro alla città di Catania, e alle circonvicine campagne, venne quasi che dissi a pagare il fio delle sue crudelissime smanie in se stesso: [...] venne già fatto voto a cadere, menomandosi nella più sublime parte del suo cratere [...]. N’abissò dunque egli prima verso tramontana dirimpetto alla città di Bronte, e poi all’oriente verso la piana di Mascali non senza horrendissimi tuoni, e tremuoti, e ultimamente cadde dell’intutto nel rimaso del suo cratere, che si vedea da Catania [...]” [Tedeschi Paternò, 1669, p. 64].

“Fra i maggiori incendj, che sboccassero da Mongibello dee a ragione arruolarsi quello del 1669 tanto per la gran copia de’ torrenti di fuoco, che vomitò dalla sua bocca, quanto per lo danno, che apportò alla Città di Catania. Non pochi, al più testimoni di vista, scrissero di esso: a me sol basta, secondo il mio argomento notare gli terribili scotimenti, che allora orribilmente strepitarono. In fatti precessero all’incendio frequentissimi Terremoti, che fecero tremare non solo la vasta mole di quel Monte, ma tutte le Terre vicine: tantoché parea che tutta la terra vicina saltellasse. La Terra di Nicolosi a 10 Marzo (altri dice a 11) con questi terremoti andò tutta in rovina. Molti edifizj ivi intorno restarono atterrati: e lo stesso monte alle veementissime scosse in molti luoghi precipitò, ed aprì, e mostrò larghe scissure. Di questi Terremoti conservaron la memoria Gio.[vanni] Alfonso Borrello nel libro Historia, & Matereologia Incendii Aetnei an.[no] 1669 cap. 4 D. Tomaso Tedeschi nel Raguaglio degl’Incendj di Mongibello f. 12 e seg. Francesco Monaco nel libro Cataclysmus Aetneus, sive inundatio ignea Aetnae montis anni 1669 Il P. Aprile nella Cronolog.[ia] di Sic.[ilia] f. 360 Brusone Istor. d’Italia lib. 37 f. 952 ed altri non pochi.” [Mongitore, 1743, p. 405].

“Ho giudicato benfatto il valermi di una memoria manoscritta di quel tempo, che si conserva sin ora nella Terra dei Nicolosi la quale per essere mancante di alcuni fogli, è stata da me supplita colle Relazioni stampate, che non lascio di indicare a’ margini per poterle ognuno a suo bell’agio consultare. Mi servirò pure di alcune notizie, o circostanze, che riferisconsi non solo dai nostri scrittori, ma pure dal conte Winchelsea, signore inglese, che ritornava da Costantinopoli, ove aveva dimorato in qualità di ambasciatore del suo re, mentre perdurava questo incendio, e si trattenne apposta nel nostro mare, e poi scese in città convitato dal vescovo. Arrivato questi in Napoli scrisse al suo re in una lettera questo avvenimento, e questa lettera fu inserita nella Relazione del suo viaggio dal Sig. Cavaliere Hamilton, d’onde fu tradotta a mie preghiere in lingua francese da Madama Sara Scheuden, signorina di sommi meriti, quando venne in questa città con suo marito il Sig. Scheuden mio singolare padrone. Valendomi dunque di questa lettera addurrò un nuovo testimonio oculare, incapace di caricare ed esagerare, essendo uno straniero portato di sua natura alla semplice verità.

«L’anno della natività del Signore nostro G.C. figlio di Dio 7 a indiz[ione] 1669 8 di marzo giorno di venerdì di quaresima ad ore ventitre dell’istesso, essendo cappellano della chiesa maggiore di questa terra di Nicolosi io sacerdote don Vincenzo Macrì, avendo deposto il Santissimo Sacramento dell’altare, ed avendolo riposto nel suo sacro tabernacolo della stessa chiesa sotto titolo dello Spirito Santo; venne un terribilissimo turbine di vento, che pareva voler conquassare le fabbriche di detta chiesa, dove si avevano ragunato molte genti di detta terra. Durò circa un quarto, e mezzo d’ora; dopo quel turbine si vidde l’aere tutto infocato, per il che ne sentimmo scoppiare il cuore, e fattomi animo l’un all’altro uscimmo fuori. La notte circa all’ore tre cominciò il terremoto, e seguitò spesseggiando, ed a poco a poco andava crescendo, di manera che fummo costretti levarci dal letto, e vigilare. E tanto avanzò detto terremoto, che vedemmo muovere la terra, gli alberi, e le fabbriche, come se fossero stati legni sopra le acque.  Seguì il terremoto crescendo di modo, che ognuno dubitava di entrare dentro le case, né di notte, né di giorno, e quando entravamo nelle chiese per celebrare il divino sagrificio della Messa, era con molta celerità e sollecitudine. Seguì il terremoto il sabato; e domenica si cominciavano ad atterrare le fabbriche e mura delle strade, e vigne assieme cogli animi nostri. Le genti impaurite, ed ognuno gridava: misericordia. Stavamo fuori le case sotto cannizze fatte a modo di capanne. Crescìano li terremoti, crescìa la paura, e mancava l’animo; tanto che a 10 dello stesso domenica ad ore 6 della notte, quando che stava per tramontare la luna, venne un tanto terribile terremoto, che non solamente caddero tutte le fabbriche, ma molte persone cadevano ancora, non potendo stare in piedi. Ed a tale fummo costretti, ad abbandonare non solamente le case, la roba, e la patria, m’eziandio figli, e parenti, e fuggire; e così piangendo a notte senza lume, e senza vie atterriti e spaventati, ni fuggimmo nella contrada delle Falliche, che stava ad un quarto di miglio dalli Nicolosi verso mezzogiorno, cadendo, e stramazzando, dove malvivi ne raccolsimo, ed ognuno ricercava li suoi parenti: la più gran pena si era delle povere donne gravide, e madri e padri che carriavano li figli, e figliuole a scuro di terribil notte. Passò dunque il resto della notte sopra di un colle, dove vi era un gran piede di oliva, onde accesimo il fuoco, e pregando il Signore venne il giorno del lunedì undici dell’istesso marzo. Tornai io e molti per vedere se vi avessero restato case in piede, e trovai che la mia casa stava, e volendo darci qualche riparo, cercai di puntellarla con legname. E così facendo venne un terribilissimo terremoto, che io ed altri che stavamo puntillando ni viddimo uccisi dalli stessi legni, e così alla meglio che pottimo, fuggimmo. [segue inserto da Borrelli, 1669, NdC] Ritornati alle Falliche, all’ore 19 in 20 venne un veementissimo terremoto, e poco dopo se ne fece un altro peggio che il primo. Ond’io, il sacerdote D. Mario Rapisarda ed altra gente fuggimmo per la via di Catania; essendo alla Mascalucia all’ore 22 dello stesso giorno lunedì undici marzo, il fuoco di Mongibello aprì la terra, la quale tanto avia battuto e ribattuto, e feci la prima apertura nella sciara verso l’occidente del M. Nucilla, la seconda nella chiusa chiamata dell’Insiti, et ad ore ventitre quell’altre bocche dietro il nuovo monte, che per insino ad ora si vedono. [segue inserto da Mancini e Borrelli, 1669, NdC] Et ad ore ventiquattro si aprì la bocca grande, da dove si fece il nuovo monte, e fu nella sciara verso l’oriente del sepolto monte detto Salazara ad un tiro di mano . [segue descrizione di Recupero: distruzione di Belpasso da parte della lava, il 12 marzo, NdC] Buttavano fuoco, siccome la bocca maggiore, con tanto impeto, e strepito, che le pietre infocate, e l’arene erano mandate dalla veemenza della furia per sino alla seconda regione dell’aire, da dove poi dette pietre tornavano, ed aggiungevano strepito al terribilissimo, e gagliardissimo rimbombare, che faceva il fuoco cacciato fuori dalla potenza delle furie de’ venti focosi, che solamente lo ponno sapere quelli, che ne furono testimoni di veduta. [...] La sua bocca sarà di dui tumila di terra in circonferenza [circa un miglio, NdC]. La lunghezza del cannone sarà quanto è il grosso della terra, et il massiccio, che non sarà meno di dieci miglia per insino dove sta il fuoco. Dimanieraché [sic] si può conietturare quanto sia terribile il rimbombare di un tanto cannone, che continuamente scarica un diluvio di pietre, che per la veemenza arrivano alla seconda regione dell’aire, e così continuò dagli 11 marzo per insino a 15 di luglio dello stesso anno 1669 che corse il fuoco.» [Recupero, 1815, vol. 2, pp. 60-64].

“Né fiamme né fumo eransi vedute nel sommo cratere dell’Etna e perdurò nella solita quiete sino alli 25 di marzo [1669]. Ma agli otto di quel mese ed un’ora pria di tramontare il sole videsi in Pedara e ne’ luoghi vicini l’aria fosco-oscura, come avviene nelle solari eclissi parziali. Tramontato appena il sole cominciarono frequenti tremuoti, dapprima deboli quindi veementi, ma non da pertutto uguali, sino all’undecimo giorno. Principalmente ne era scossa la città di Nicolosi, i cui abitanti non poteano reggersi in piedi, finché nell’ora di mezzo giorno crollarono dell’intutto gli edifici [Nota a piè di pagina: “Il ms. del sac. Vincenzo Magrì spettatore e parte di quell’orrendo spettacolo dice che l’ultimo crollo avvenne alli 10 marzo alle ore sei della notte, e descrive la dolente scena dello abbandono della città.”]. La mattina di quel dì si offerse altro sorprendente spettacolo, aprendosi con gran rimbombo ed ululato una i[n]gente fenditura per dodici miglia circa [...] scorsa la ora undecima del giorno dopo frequenti orrendi tremiti e scotimenti rottosi il monte, aprissi una voragine in una scabra pianura sotto la collina della Nocilla, da cui proruppero dapprima ingenti fumosi globi di cenere e sassi, privi di fuoco, con grandi tuoni, fragori, ululati, tremuoti [...] sino al tramontare del sole aprironsi verso mezzo giorno altre quattro voragini [...] ed accompagnate sempre da pari fenomeni. [...] Poco dopo il tramontar del sole [...] spalancossi un’amplissima voragine [...] Questa subitamente, dopo immensi globi di fumo, orridi tuoni e traballamenti di terra, lanciò [...] nell’ora decimasesta di quel giorno [25 marzo], primamente nelle città montanare, la terra tremò forte e si scosse dall’infima voragine sino all’antichissimo cratere. Nel tempo stesso la parte superiore dell’Etna, che a guisa di torre sull’ampia pianura innalzavasi, scrollò; e là dove nel mezzo spalancavasi l’ampio cratere pella circonferenza di tre miglia, il monte fu in parte nella voragine assorto, o le altre parti squarciate [...] sbalzate furono in alto.” [Alessi, 1829-1835, pp. 499-500; 502].

“Narriamo ora la orribile eruzione del 1669 dietro la scorta del celebre Alfonso Borelli [...] «Ma agli 8 di marzo, un’ora pria di tramontare il sole, videsi in Pedara e ne’ luoghi vicini l’aria fosco-scura, come avviene nelle solari ecclissi parziali. Tramontato appena il sole comparvero frequenti tremuoti, deboli dapprima, poscia violenti ma non da per tutto uguali sino all’undecimo giorno. Principalmente ne era scossa la comune di Nicolosi, di cui gli abitanti non potevano reggersi in piedi, finché nell’ora di mezzo giorno crollarono dell’intutto gli edifici [Nota a piè di pagina: “Il Ms di Magrì, spettatore e parte di quello spaventevole disastro, dice che l’ultimo crollo avvenne alli 10 marzo, alle ore sei della notte; e descrive la dolente scena dello abbandono della Comune.”]. [...] La mattina stessa [dell’8 marzo] [...] scorsa l’ora undecima del giorno, dopo frequenti orrendi tremiti, e scuotimenti rottosi il monte aprissi una voragine nella scabra pianura sotto il monticello detto Nocilla, da cui prorupper da prima ingenti fumosi globi di cenere e sassi privi di fuoco, con grandi tuoni, fragori e tremuoti [...]. Dopo una mezz’ora, spalancossi dalla parte meridionale un’altra voragine [...]; finalmente sino al tramontar del sole aprironsi verso il mezzogiorno altre quattro voragini, [...] accompagnate sempre di uguali fenomeni. Poco dopo il tramontar del sole squarciatasi, in ultimo, la terra sotto le dette colline spalancossi un’ampissima voragine, distante mille passi dalla prima [...]. Questa, dopo immensi globi di fumo, orror di tuoni e traballamenti di terra, lanciò a smisurata altezza infocati sassi. [...] La sera [del 12 marzo] Quasi al tramontar del sole nella stessa pianura aprironsi intorno all’ampia voragine sette altre bocche  poco distanti fra loro, le quali lanciando copiosamente, immezzo a tremuoti, fumo, fiamme e sassi infocati. [...] [Il 25 marzo] nell’ora decima sesta di quel giorno, primamente nelle città montanare la terra tremò forte e si scosse dall’infima voragine sino all’antichissimo cratere, nel tempo stesso la parte superiore dell’Etna, che a guisa di torre sull’ampia pianura innalzavasi scrollò; e là dove nel mezzo spalancavasi l’ampio cratere, pella circonferenza di tre miglia, il monte fu in parte nella voragine assorto; e le altre parti squarciate con ingente strepito e fracasso, ridotte in polvere ed in sassi innumerevoli sbalzate furono in alto.” [Gemmellaro, 1858, pp. 101-106].

“1669. Marzo 11. Dopo il tramonto del sole dell’8 marzo, cominciarono a sentirsi in Nicolosi frequenti scosse, deboli dapprima, poscia violente, la cui forza non si esercitò ugualmente sopra i villaggi vicini. Quello di Nicolosi provò commozioni tali che gli abitanti non potevano reggersi in piedi. Durarono queste scosse fino al dì 11, a mezzodì del quale un urto poderoso sconquassò tutti gli edifici. Questo fenomeno fu il prodromo della grande eruzione eccentrica scoppiata nei pressi dell’infelice paese, descritta magistralmente in Borrelli. Repliche più o meno forti si sentirono durante le varie fasi dell’incendio, che si estinse verso la metà del luglio. [...] A complemento delle notizie [...] riporto dal Recupero (Stor. Nat. e gener. dell’Etna, vol. II, pag. 61-61 sic), le seguenti: [...] Circa le 3h della notte dell’8 marzo cominciarono a sentirsi delle scosse in Nicolosi le quali per essersi poi fatte più intense la popolazione abbandonò i letti: erano sì forti che si vedeva, dice il Macrì, muovere la terra, gli alberi e le fabbriche «come se fossero stati legni sopra le acque». Seguitando nel dì 9 e 10 le scosse, cominciarono a cadere delle case: a 6h della notte del 10 una intensissima produsse la rovina di quasi tutti i fabbricati: altra oltremodo violenta successe nel mattino del dì 11, e questa fu concomitante all’apertura della frattura eruttiva: fra le 19 e 20h replica violentissima seguita da altra ancora più intensa.” [Baratta, 1901, pp. 146 e 639].

“Il paese di Nicolosi fu pressoché distrutto e venne in seguito ricostruito a qualche centinaio di metri a sud del vecchio sito; Pedara e Trecastagni furono gravemente danneggiati; in numerosi altri paesi del versante orientale etneo le scosse causarono spavento, ma le distruzioni avvennero in seguito all’eruzione. Le fonti non forniscono informazioni sul numero dei morti e dei feriti.” [Boschi et al., 1995].

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Year Mo Da Ho Mi Se Epicentral area NMDP Lat Lon Io Mw
1005Cassino541.48813.83175.11
1019 04 01Benevento541.13114.77864.65
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1169 02 04 07 00Sicilia orientale937.21514.949106.48
1170 05 09Ceccano141.56813.33485.56
1172 09 26 13 40Messina138.18515.55585.56
1184 05 24Valle del Crati639.39516.19496.75
1198Pozzuoli140.82214.12363.37
1230 04 05Reggio Calabria138.10815.6475-64.43
1231 06 01 11 00Cassino341.48813.83175.11
1255 11 17 10 00Messina138.18515.5556-74.88
1258 02 19 16 30Barrea241.75613.992
1273 12 18Potenza140.63815.8028-95.80
1275 11 02Isola d’Ischia140.74313.9428-94.01
1278 02 25Corfu139.62419.92096.60
1280Napoli140.84914.250
1293 09 04Sannio641.30414.5498-95.80
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1349 01 22 18 00Isernia441.59114.2285-64.43
1349 09 09Abruzzo642.02213.970
1349 09 09Molise2441.55413.942106.82
1352 01 25Catania137.50215.0877-85.34
1353 04 22Melfi140.99415.653
1361 07 17 17 15Ascoli Satriano241.20515.56196.02
1367Sant’Elia Fiumerapido141.54013.86775.11
1377 11 14Tropea138.67515.8997-85.34
1386 03 17Napoli140.84914.2507-83.75
1406 09 16Napoli140.84914.25053.12
1414Vieste141.88216.1808-95.80
1429 11 10 16 20Messina138.18515.5556-74.88
1444Etna137.75015.000
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1456 12 05Molise19941.30214.711117.20
1456 12 30 08 20Napoletano640.84914.250
1457 01 08Napoli640.84914.25063.37
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1466 01 15 02 25Irpinia3140.76515.3348-96.00
1469Cephalonia438.17920.4878-96.62
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1498 10 20Campi Flegrei240.82214.12373.63
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1520 01 28 23 50Campi Flegrei240.83514.1866-73.50
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1538 09 29 11Campi Flegrei240.83514.1865-63.25
1538 09 29 18 30Campi Flegrei240.82214.12383.88
1542 11 30 18 40Val di Noto337.36714.80454.20
1542 12 10 15 15Siracusano3337.21514.944106.70
1549 04Messina138.18515.55554.20
1549 05 31Calabria139.30916.346
1556 11 17Cosenza139.30316.25275.11
1557Ischia140.72113.9536-73.50
1559 04 27 12Morano Calabro239.84416.1366-74.88
1559 06 29Palermo138.11513.36254.20
1560 05 11 04 40Barletta-Bisceglie741.24916.48585.64
1561 07 31 19 45Irpinia2240.65015.38996.43
1561 07 31 20 10Vietri sul Mare540.68514.71885.56
1561 08 19 15 50Vallo di Diano3240.56315.505106.75
1562 04 06 01 30Palermo138.11513.36254.20
1564 07Campi Flegrei240.83514.18653.12
1566 05 01 09 37Campi Flegrei140.82214.1235-63.25
1566 05 06 22 45Campi Flegrei240.83514.18653.12
1566 11 30Randazzo237.87714.9486-73.47
1568 12 27Campi Flegrei240.82214.12363.37
1570 04 30 23 06Campi Flegrei240.83514.1866-73.50
1575 06 05 20 30Napoli240.84914.2505-63.25
1577 06 06 23Colli Albani141.68812.7785-64.43
1578Sciacca137.50813.08375.11
1579Marsica141.80813.7895-64.43
1582 04 16Campi Flegrei140.82214.12373.63
1582 06 05 07 08Campi Flegrei240.82214.12383.88
1587Benevento141.13114.77864.65
1598 11Naso238.15415.17243.87
1599 08Messina238.14715.60175.11
1601Messinese138.18515.55554.20
1601 04 26Vlore140.47419.49086.26
1601 08 10Napoletano140.84914.25053.12
1609 07 20Nicastro538.92516.3738-95.80
1613 08 25 05Naso338.12214.7887-85.51
1619 01 25Calabria139.30916.346
1621 08 09Calabria139.30916.346
1622 05 05Zakynthos137.70020.60066.00
1624 02 03Nicastro439.02716.28375.11
1624 10 03 17 00Mineo437.27014.74285.56
1625 08Venosa140.96115.8188-95.80
1626 04 04 12 45Girifalco738.85116.45696.06
1627 07 30 10 50Gargano6541.73715.342106.69
1627 07 30 11 05San Severo141.68515.3818-95.80
1627 08 07 16 40Gargano541.75815.32896.02
1627 09 06 15 50Gargano241.59715.3588-95.80
1628 07 12San Severo141.68515.3815-64.43
1631 12Area Vesuviana240.81714.3095-63.25
1633 02 22 03Nicolosi237.61415.0267-84.03
1634 11 10Matera140.66716.6116-74.88
1634 12 21 18Versante meridionale337.61415.0816-73.47
1635 08 12Messinese338.18515.5555-64.43
1638 03 27 15 05Calabria21539.04816.289117.08
1638 06 08 09 45Crotonese4339.27916.812106.79
1638 07 16Cephalonia138.17920.48786.28
1640 06 19Badolato338.63216.4918-95.80
1640 06 22Badolato138.56816.5247-85.34
1642 08 21 00 30Troina137.78314.59964.72
1642 08 22 02 45Troina137.78314.59964.72
1643 07 18 01 20Troina537.81314.5748-95.09
1646 05 31Gargano3541.90515.993106.76
1647 05 05 12 30Gargano541.73215.5587-85.74
1649 01Messina238.18515.5555-64.43
1651 02 26Corfu139.62419.92075.92
1654 07 24 00 25Sorano-Marsica4441.63513.6839-106.33
1656 06Cosentino139.30316.2527-85.34
1656 10 17Gargano241.70615.9594-54.14
1657 01 29 02Lesina1241.72615.3938-95.99
1658 08 24Lixouri138.20020.42096.70
1659 11 05 22 15Calabria centrale12838.69416.249106.57
1661 02 25 01 30Palermo138.11513.36254.20
1669 03 10 23 25Nicolosi337.61415.0267-84.03
1669 03 11 06Versante meridionale237.60515.0195-62.91
1669 03 11 13Versante meridionale237.61415.0265-62.91
1669 03 11Versante meridionale137.61415.0265-64.51
1669 03 13 20Versante meridionale137.61315.16663.19
1674 01 16Lefkimi139.62419.92086.31
1676 04 23Zakynthos137.60020.70076.50
1677 03Milazzo138.22415.240
1685 05Salernitano540.72214.7315-64.68
1686 06 13 10Palermo138.11513.36254.20
1687 04 25 00 30Costiera amalfitana240.62814.48564.65
1687 10 02Tropea138.67515.89975.11
1688 01 14Campania141.13114.77854.20
1688 06 05 15 30Sannio21641.28314.561117.04
1688 07 20Calabria meridionale138.73316.15964.65
1688 07 23San Severo341.68715.3377-85.34
1688 08 14Beneventano341.20814.6696-74.88
1688 10 12Beneventano141.13114.7785-64.43
1689 09 21Barletta341.27316.2886-74.88
1691 09 26Cerignola141.26415.89854.20
1692 03 04 22 20Irpinia940.90315.19685.93
1693 01 08Pollino1639.87316.15775.26
1693 01 09 21 00Val di Noto3537.14115.0358-96.11
1693 01 11 08 00Val di Noto1837.50215.087
1693 01 11 13 30Sicilia orientale18637.14015.013117.34
1693 02 23Modica136.85814.76164.65
1693 03 24Abruzzo-Molise641.65213.9226-75.23
1693 04 01 07 50Sicilia orientale437.58715.30964.65
1693 04 17 19Val di Noto436.85814.76154.20
1693 05 12 13 20Modica236.85814.76164.65
1693 05 27 05Sicilia orientale137.50014.750
1693 07 08 17 50Monti Iblei737.21615.08164.93
1693 08 24Area etnea337.71715.197
1694 05 16Acireale737.55815.1275-64.43
1694 09 08 11 40Irpinia-Basilicata25140.86215.406106.74
1694 10 07 15Penisola sorrentina940.66914.4535-64.67
1694 10 09Avellinese240.91414.7935-64.43
1696 04 20 12Modica236.96615.0245-64.43
1696 09Zakynthos137.60020.60086.50
1697 02 01 20Catanzarese239.01916.3385-64.43
1698 01 01Vizzini637.29214.7897-85.71
1699Alife241.52713.8383-43.51
1702 03 14 04 30Benevento441.13114.7786-74.88
1702 03 14 05 00Beneventano-Irpinia3741.12014.989106.56
1702 04 02 06 20Benevento441.13114.7786-74.88
1702 04 06 16 55Benevento141.13114.7786-74.88
1706 03 19Reggio Calabria438.20315.6415-64.73
1707 07 22Zakynthos137.70020.70076.20
1708 01 26Pollino739.93016.10585.56
1708 03 03Pollino239.94115.8046-74.88
1708 04 15 03 10Pollino240.05915.74354.20
1710 05 29Zakynthos137.70020.70086.40
1710 12 13 21Salento240.41217.70854.20
1711 01 07Area dello Stretto138.10815.64754.20
1711 02 21Area dello Stretto238.14715.60154.20
1711 03 14Area dello Stretto238.14715.60154.20
1711 03 30 03Montecassino141.49113.81444.09
1712 05 08Campobasso141.56114.6606-74.88
1712 07 16Calabria merid.438.20216.0645-64.43
1713 01 03Massafra240.58917.1135-64.43
1714 08Monti Picentini340.68014.7605-64.43
1714 09 08Cephalonia138.17920.48786.28
1715 02 21Reggio Calabria438.23415.8125-64.43
1715 03Milazzo538.17715.19464.65
1716 12 01Catania237.50215.08764.65
1717 04 04Vittoria236.95014.5326-74.88
1717 04 22Castroreale938.09915.2116-74.86
1718 02 20Sicilia orientale737.59914.6196-75.27
1718 07 14Montecassino141.49113.81444.09
1720 06 07Puglia settentrionale741.26215.9206-75.25
1720 08 28Cassino241.17014.0325-64.39
1720 09 12Gerace238.22815.8885-64.43
1722 09Matera140.66716.61154.20
1723 02 09[Kefallinia]38.50020.5007-86.07
1723 06Roccamonfina141.28813.9835-64.43
1723 09 19Ciociaria141.49113.8146-74.53
1724 08 03Calabria meridionale438.17815.6866-74.96
1726 09 01 21 55Palermo838.11513.3627-85.51
1727 01 07Noto1436.91515.0476-74.69
1727 05 08 05 30Sciacca937.50813.0835-64.62
1727 07 04Sciacca137.50813.083
1728 02 08Monti Lattani341.29513.9846-74.88
1728 05Valle del Crati138.97416.3185-64.43
1729 06 29 13Castroreale438.15415.1396-74.88
1731 03 20 03 00Foggiano5041.27415.75796.37
1731 04 26Ciociaria641.49013.8235-64.47
1731 05 10 05 20Puglia341.30016.3495-64.43
1731 10 17 11Foggiano641.31715.9476-74.88
1732 03 28Castroreale438.16915.33554.20
1732 11Corfu539.62419.9206.56
1732 11 29 07 40Irpinia18841.06415.05910-116.72
1733 01 29Puglia440.94715.985
1733 05 15 00 30Puglia341.25016.000
1733 07 16 04Avellinese241.02314.78654.20
1735 01 26Casertano341.03814.38754.20
1735 09 06Vibo Valentia538.67816.12964.83
1736 08 16Ciminna538.01014.1756-74.88
1737 03 31 17 20Campania340.92014.66175.11
1737 11 11 00 20Siracusano137.07315.2865-64.43
1738 05 23Calabria centrale538.90316.17175.11
1739 02 12 21 30Foggiano541.46215.5455-64.43
1739 02 27 04 20Beneventano341.13114.7785-64.43
1739 03 06 02 30Catanzarese238.73716.5594-53.97
1739 05 10 15Sicilia Settentrionale1638.09514.72285.38
1739 06 05Versante nord-occidentale237.83214.8916-73.47
1740 02 24 13Catanzarese238.73716.55943.74
1740 03 26 17Catanzarese238.73716.55943.74
1740 03 30 17 30Catanzarese238.73716.55964.65
1740 06 13Sciacca337.58212.8406-74.88
1741 06 23Lixouri138.20020.42086.28
1741 08 06 13 30Irpinia841.04914.9707-85.44
1742 03 16 02 30Abruzzo142.04214.18864.65
1742 08 17Napoletano140.84914.2505-63.25
1743 02 20Salento8439.84718.77496.75
1743 10 02Amantea139.13216.08175.11
1743 12 07 07 45Calabria centro-meridionale2738.70416.3548-95.87
1744 03 21 20 00Crotonese2939.04016.78185.74
1745 10 18Cassinese41.48313.80064.63
1747 09Reggio di Calabria138.10815.64764.65
1749 08Messinese138.18515.5558-95.80
1751 07 13 15 30Palermitano138.11513.3626-74.88
1751 07 28 16 30Palermitano138.11513.3626-74.88
1751 08 02Palermitano138.11513.3626-74.88
1751 09 01Palermitano138.11513.36254.20
1756 02 02Sezze141.49813.0605-64.43
1756 10 22 14Napoletano540.75614.3386-73.50
1756 10 22Basso Adriatico441.63015.9175-64.43
1757 08 06Siracusa137.07315.28654.20
1759 05 20Grumento140.42115.73554.20
1759 06 13Argostoli138.17920.48786.26
1759 10 05 01Montecassino241.49113.8145-64.08
1760 12 23Area vesuviana740.80114.4046-73.50
1761 04 05 14Montecassino141.49113.8146-74.53
1761 05 03 08 15Catanzarese138.90516.59475.11
1762 07 23Isola d'Ischia140.74613.9096-73.50
1765 05 12Casertano341.40513.9836-74.88
1766 07 24Cephalonia238.20020.4208-96.57
1767Ischia140.73513.9196-73.50
1767 07 14 01 05Cosentino839.37516.2798-95.92
1767 07 22 04Cephalonia-Lixouri1038.26820.464106.65
1770 06 08Reggio Calabria238.10815.6475-64.43
1771 01Sorano141.71813.61375.11
1771 02 17 19 00Vulcano, Lipari238.44214.95754.30
1773 06 22 06 22Colli Albani141.72012.67154.20
1777 06 06 16 15Calabria938.52416.246
1777 08 19 08 19Valle del Liri341.69713.5375-64.43
1779 08 08 08 08Medio Tirreno140.81914.3426-73.50
1779 10 01 00 45Penisola sorrentina340.73614.44763.37
1779 12 12Area vesuviana540.81414.34363.37
1780 03 28Messinese1037.86615.3167-85.53
1780 04 09Messinese338.18515.5556-74.88
1780 09 14Patti538.08114.9827-85.34
1781 01 11 01 11Ponza140.89212.96554.20
1781 02 25 02 25Colli Albani141.72012.67154.20
1781 04 13 08 30Ponza140.89212.96554.20
1782 01 11Beneventano241.13114.77854.20
1783 02 05 12 00Calabria38038.29715.970117.08
1783 02 06 00 20Calabria meridionale-Messina10738.18315.638
1783 02 07 13 10Calabria24938.58016.20110-116.71
1783 03 01 01 40Calabria centrale11038.75516.315
1783 03 23 05Athani1238.65020.5709-106.64
1783 03 28 18 55Calabria38738.78516.464117.02
1783 04 26 02 10Milazzo10238.20515.3985-64.43
1783 11 15Gargano241.68915.2926-74.88
1783 11 20 11 58Vibo Valentia138.67316.10354.20
1784 03 20 13 30Vibo Valentia138.67316.10333.29
1784 10 14Gerace338.29316.21075.11
1785 03 17 03 33Messinese438.18515.5556-74.88
1785 04 13 07Vibo Valentia238.46315.91043.74
1786 02 05Corfu239.62419.9208-96.52
1786 02 23 07 40Vibo Valentia138.67316.10354.20
1786 03 10 14 30Sicilia nord-orientale1138.13115.0158-96.11
1787 09 20 04Messina138.18515.55554.20
1789 02 07Calabria meridionale338.39115.87575.11
1790 06Calabria139.30916.346
1791 10 13 01 20Calabria centrale7738.63616.26896.11
1792S. Maria Ammalati337.64315.1577-84.03
1792 04 01 12Viggianello139.97316.0875-64.43
1793 07 25Isole Ponziane240.84513.19864.65
1794 06 12 22 30Irpinia1641.10814.92475.25
1794 06 15Area vesuviana340.78614.36742.87
1796 03 18 16 30Casamicciola Terme140.74613.90983.88
1800 12 29 10 15Colli Albani741.68812.77864.69
1805 07 11Fondo Macchia137.71815.1508-94.59
1805 07 26 21 00Molise22441.50014.474106.67
1805 10 13 22Nola Capua341.00214.39375.11
1806 07 21 09Cassino541.49113.8145-64.43
1806 08 26 07 35Colli Albani3541.71812.72585.59
1807 01 28 17Isernia141.59214.2285-64.43
1807 11 11Tramutola640.30015.8416-74.79
1809 05 04Konispole439.64120.0427-86.13
1810 07 13 13Colli Albani341.72012.6715-64.43
1811 08 01 19Reggio Calabria138.10815.6475-64.43
1814 11 25Beneventano241.13114.7785-64.43
1814 12 01 06Beneventano141.13114.77864.65
1817 01 14Sciacca437.81213.2234-53.97
1817 04 17Potentino740.57615.7634-54.01
1817 10 19 02 30Messina138.18515.5555-64.43
1818 02 20 18 15Catanese12937.60315.1409-106.27
1818 03 01 02 45Monti Iblei2937.20414.7567-85.56
1818 09 08 09 50Madonie2437.81314.0827-85.32
1819 02 24 23 20Madonie2437.92714.0487-85.35
1819 07 26Val di Noto137.50215.0874-53.97
1820Mineo137.26614.6915-64.43
1821 08 02Catanzaro338.94016.45675.11
1821 09 13Catanzarese238.94016.45664.65
1821 11 22 01 15Costa molisana941.97515.2147-85.63
1822 04 06Nicosia737.74714.3985-64.37
1822 07 14Crotonese439.28216.90364.65
1823 03 05 16 37Sicilia settentrionale10737.99314.09485.79
1823 03 27Favignana237.93112.3296-74.88
1824 12 11Rossano439.54016.5887-85.34
1825 04 11 19 15Pollino439.97715.8824-53.97
1825 10 27 10Isernia141.59214.2285-64.43
1826 02 01 16 00Basilicata1840.52015.72785.75
1826 10 26 18Manduria740.45217.6796-75.25
1827 04 11Ponza240.81813.45443.74
1828 02 02 09 15Casamicciola Terme1240.74513.8998-94.01
1828 03 12Palmi438.52715.99775.11
1828 05 18Sicilia occidentale137.79712.44775.11
1829 07 03 13Gargano241.77515.3674-53.97
1830 07 13 15Reggio Calabria338.10815.6475-64.43
1831 01 02 14 07Lagonegro1340.08215.78685.52
1831 01 28 18 30Milazzo438.22415.24064.48
1831 09Irpinia140.92715.17764.65
1831 11 23 04 17Bojano141.48414.4695-64.43
1831 12 15Sciacca137.50813.08354.20
1832 02 21Pozzuoli240.85614.0934-52.99
1832 03 08 18 30Crotonese10339.07916.919106.64
1832 04 12Filadelfia338.77016.29254.20
1832 10 31Bronte337.76014.8456-73.47
1832 11 24Nicolosi237.61415.02673.75
1833 01 19Vlore340.40019.400
1835 10 12 22 35Cosentino3639.33016.29395.88
1835 12 23Montecassino141.49113.81444.09
1836 04 25 00 20Calabria settentrionale4739.56716.73796.19
1836 05 04Reggio di Calabria138.10815.6476-74.88
1836 05 15 08Rossano139.57416.63575.14
1836 05 22 07 55Rossano139.57416.6355-64.43
1836 06 19 03 15Rossano139.57416.63554.20
1836 07 27 07 30Rossano139.57416.6355-64.43
1836 11 20 07 30Basilicata meridionale1740.14215.77685.90
1837 05 14 05Cassino541.50513.80864.70
1838 03 05Molise242.05914.8514-53.97
1839 08 27Stretto di Messina238.14715.60154.20
1840 04 24 02 30Reggio di Calabria138.10815.64754.20
1841 01 03 22Calabria meridionale338.10815.6476-74.88
1841 02 21S. Marco in Lamis1341.62715.6376-75.19
1841 03 06 12Isola d'Ischia340.74913.8995-63.25
1841 03 20Lipari238.46714.95554.20
1841 08 15 02Stretto di Messina238.14715.60154.20
1842 11 18 01 15Belpasso537.60715.0226-73.47
1843 12 07Misilmeri138.03513.4515-64.43
1845 08 10Materano640.66716.61154.50
1846 04 22 19 45Catanese937.53814.92364.96
1846 08 08Campomaggiore1340.52316.1306-75.20
1846 09 11Rossano139.57416.63554.20
1848 01 11 12 00Golfo di Catania4137.54315.0957-85.50
1848 07 05 23Isola di Ventotene240.79713.43164.65
1848 10 07 03Reggio di Calabria138.10815.64754.20
1850 01 01 11Southwestern flank337.61714.92284.31
1850 11 02 02 30Cagnano Varano141.82615.77654.20
1850 12 14 06Barcellona238.14615.21543.87
1851 02 15 17Catanzaro138.90516.59454.20
1851 04 11 06Messina238.14715.60154.20
1851 08 14 13 20Basilicata10440.96015.669106.49
1851 08 14 14 40Melfi1640.99415.6537-85.49
1851 10 12 06Vlore1540.47319.48396.82
1852 01 17 00 05Reggio di Calabria138.10815.64764.65
1852 04 02 09 30Melfi540.96115.67444.05
1852 05 13 21 40Reggio di Calabria138.10815.64754.20
1852 12 09 21 15Foggiano1241.70315.48254.36
1853 04 09 12 45Irpinia4740.81815.21585.59
1853 06 09Savignano Irpino141.22815.18154.20
1854 02 12 17 50Cosentino9039.25616.295106.31
1855 01 26Fondo Macchia237.72415.1477-84.03
1855 01 28 19 45Cosenza139.30316.2525-64.43
1855 09 17 08Cosentino238.70615.9504-53.97
1855 09 20 07 30Cosenza238.70615.95043.74
1856 05 12 01 45Barese541.16816.5115-64.43
1857 12 16 21 15Basilicata34340.35215.842117.10
1857 12 26 05 00Montemurro140.29715.9917-85.34
1858 03 07 14Campania meridionale940.10815.6127-85.36
1858 03 07 19Vibonati340.35715.19943.74
1858 03 08 04Vibonati440.11215.6745-64.43
1858 05 24 09 20Spinazzola1341.09216.1924-54.41
1859 02 04Balvano140.65015.51254.20
1859 09 12 15 06Himarë40.10019.70086.24
1861 11 19Potenza140.63815.8025-64.43
1861 12 09Torre del Greco340.78614.3675-63.25
1862 03 14Argostoli438.19020.4548-96.44
1862 10 04 05Vlore140.47419.49086.21
1863 01 19 06Cassino241.49013.8236-74.88
1863 01 30 11 30Isola d'Ischia840.74613.90942.87
1864 04 05 19 30Manfredonia341.59915.80743.74
1864 12 28 12Sannicandro Garganico341.83515.56764.65
1865 07 19 01Fondo Macchia3237.70215.15394.87
1865 08 18 09Versante sud-orientale237.61315.1665-62.91
1865 08 19 12 30S. M. Ammalati1637.64115.16584.31
1866 01 02 10Vlore140.47419.49096.60
1867 02 04 04 19Lixouri1338.23320.424107.15
1867 08 15 23 30Isola d'Ischia240.74613.9094-52.99
1867 10 03 02Mistretta137.92814.36154.20
1869 03 31 13San Giovanni Rotondo341.70915.6835-64.43
1869 08 14Chimara640.30119.63776.02
1869 11 28Vibo Valentia2138.69016.2215-64.62
1870 10 04 16 55Cosentino5739.22016.3319-106.21
1871 04 09Corfu239.62419.9206-75.78
1871 06 29 20 45Grimaldi239.22316.24454.20
1871 08 01 22Torre Mileto141.92815.62144.09
1871 08 14 02Casoli642.04614.20643.78
1872 10 08 13 25Cosentino639.41216.30954.77
1872 12 12 18Montecassino341.41213.75143.74
1873 07 12 06 06Monti della Meta6341.68613.7787-85.37
1873 09 11 09 03Cosenza139.30316.25264.65
1873 12 13Mignano Monte Lungo741.40513.9835-64.40
1874 08 30 22 30Versante settentrionale137.87714.94843.87
1874 12 06 15 50Monti della Meta4341.65513.8277-85.49
1875 01 07 23 45Zerbate737.62615.13673.75
1875 12 06S. Marco in Lamis9741.68915.67785.89
1876 06 11 01 20Corleone2037.81213.30164.66
1876 09 12 23 08Reggio di Calabria538.10815.64754.20
1876 10 08 19Alvito141.68913.74354.20
1877 08 16 12 24Rocca Di Papa1541.74412.75464.52
1877 08 24 02 45Lazio meridionale5441.69613.39675.21
1878 10 04 00 46Mineo737.26614.6915-64.32
1879 06 16 19Bongiardo137.68615.1355-62.91
1879 06 17 06 50Bongiardo2537.67815.1438-94.59
1879 07 26 07 30Macchia437.72215.17363.19
1880 06 18 20 30Eastern flank537.69115.13052.63
1880 07 24 05 40Isola di Ventotene540.79713.43164.65
1880 12 01 10Mistretta137.92814.36154.20
1881 02 12 02 30Codavolpe837.71015.16873.75
1881 03 04 12 15Isola d’Ischia2340.74713.89594.14
1881 04 23 04 12Paola139.36016.04154.20
1882 03 10Alì338.02615.41743.74
1882 06 06 05 40Monti del Matese5241.55714.20275.22
1883 03 22 00 15Nicolosi737.65315.0658-94.59
1883 03 22 22 30Belpasso237.60215.0027-84.03
1883 03 26 21 26Nicolosi137.61415.0266-73.47
1883 04 05 08 58Nicolosi1137.66515.0756-73.47
1883 04 28Villa Santa Lucia241.50013.80154.20
1883 04 28 01 25Nicolosi137.61415.0266-73.47
1883 04 28 15 30Torre del Grifo237.59815.0505-62.91
1883 06 24 07 47Eastern flank437.70515.1217-84.03
1883 07 25 09 50Calabria centrale839.05216.45254.52
1883 07 28 20 25Isola d’Ischia3640.74413.8859-104.26
1883 11 13 17Eastern flank337.67815.1075-62.91
1884 01 10 20 35Northern flank1437.85915.04363.19
1884 02 06 23 30Albano441.72012.67164.65
1884 05 04 20 13Vibo Valentia838.52416.03844.32
1885 03 11 00 15Macchia837.72915.1695-62.91
1885 03 23 19 22Cassino241.49013.82344.09
1885 04 10 01 44Avezzano4441.82013.10454.59
1885 09 17 09 35Benevento2241.14714.86154.27
1885 09 25 07 05Nicolosi237.61415.02673.75
1885 10 02 02 30Nicolosi137.61415.0266-73.47
1885 12 24 10 50Basilicata740.53416.4276-75.08
1885 12 26 02Molise2841.54514.5865-64.65
1886 01 17 07 10Albano641.71412.68064.65
1886 02 06 06 30Vibo Valentia1538.59416.1795-64.44
1886 03 06Cosentino1139.33816.1917-85.57
1886 05 11Macchia137.71915.1675-62.91
1886 06 05 11 13S. Venerina2137.69715.15273.75
1886 07 28 06 29Ceccano741.58913.3734-53.97
1887 12 03 03 45Calabria settentrionale14239.56416.22185.54
1887 12 03 05 25Calabria settentrionale39.56716.217
1888 02 25 17 21Stromboli338.80615.2356-75.06
1888 05 22 15 06Stromboli138.80615.23554.30
1888 06 21 12 05Piana di Catania1337.53714.8654-54.23
1888 09 26 03 30Gangi137.79614.20564.65
1889 01 10 19 10Tiriolo138.94716.50954.20
1889 05 29 08 58Bova838.02315.91754.29
1889 06 29 00 10Cassino541.51713.79354.30
1889 08 26 05 31Castel di Sangro541.91813.81244.12
1889 10 05 13 52Rosarno1038.48415.95354.52
1889 11 29 03 49Giulianello341.67212.85654.20
1889 12 08Apricena12241.83015.68875.53
1889 12 25 17 23S. M. Ammalati2537.64615.1587-84.03
1890 05 25Pantelleria436.77711.9945-64.61
1891 01 26 03 10Isola di Stromboli138.80615.23554.20
1891 05 09 00 16Val Roveto4141.80413.48654.44
1891 06 27 12 11Isola di Salina138.55614.84454.20
1891 10 01 17 57Pignataro1241.49013.8235-64.43
1891 10 17 19 30Pantelleria336.82211.9555-64.43
1892 01 22Colli Albani8141.72512.71275.14
1892 01 22 23 47Sicilia sud-orientale2637.18914.77854.43
1892 03 07 11 58Lipari938.34414.96454.62
1892 03 16 12 38Alicudi2838.55214.60575.25
1892 04 20Gargano1541.76216.0976-75.01
1892 07 04 20 30Stromboli1038.59615.7334-54.43
1892 07 08 18 50Southern Flank1337.67314.9977-84.03
1892 07 09 13 32Versante orientale437.66615.07763.19
1892 08 07 21 32Isola di Stromboli138.80615.23554.20
1892 09 05 20Southeastern Flank237.61915.12463.19
1892 09 23 14 30Versante sud-occidentale237.62014.95463.19
1892 11 16 02 10Isola di Ponza1740.91612.9125-64.43
1893 01 25Valle del Tanagro13440.51315.36075.15
1893 01 29 01 10Isola di Stromboli138.80615.23554.20
1893 03 12 00 05Colli Albani1141.73112.6914-53.82
1893 03 31Nicolosi937.61415.0266-73.47
1893 04 01 07 09Zafferana Etnea837.68515.0566-73.47
1893 04 22 01 15Roccella4038.02114.99664.79
1893 04 22 03 20Montalbano1638.11215.0395-64.78
1893 05 11 14 10Isola di Ustica1538.10413.4444-54.55
1893 08 10 20 52Gargano7041.71316.07585.39
1894 02 20 05 30Novara di Sicilia1437.91515.1114-54.29
1894 03 16 03 32Isola di Pantelleria136.82911.9435-64.43
1894 03 25Lesina2941.86715.3236-74.87
1894 05 28 20 15Pollino12239.99516.03675.02
1894 08 01 12 34Salina338.53014.80343.87
1894 08 03 06 29Salina338.57314.8394-53.80
1894 08 07 12 58Zerbate1237.65415.10963.19
1894 08 08 05 16Mazzasette4537.65315.1108-94.59
1894 11 16 17 52Calabria meridionale30338.28815.87096.11
1894 12 27 05 58Filicudi1438.56014.58165.02
1895 02 01 07 24San Martino V. C.4041.01114.56054.33
1895 03 09 22 04Basso Tirreno738.41615.46754.70
1895 03 25 21 15Montecassino741.49013.8235-64.25
1895 04 13 15 01Vizzini3237.07514.6946-74.84
1895 05 13Chimara440.12719.7837-86.15
1895 07 19 09 45Montesano M.2340.29715.91354.25
1895 07 26 17 44Oppido Mamertina1438.28615.85854.31
1895 09 15 10 25Serra San Bruno438.66116.19754.20
1895 11 18 16 32Oppido Mamertina1738.22915.79054.61
1896 03 18 20 45Fossa dell'Acqua437.61915.1385-62.91
1896 04 01 07 18Reggio di Calabria1138.15115.79054.32
1896 04 17 11 53Monte Sant'Angelo141.70615.95964.65
1896 07 02 00 30Canale di Sicilia1036.94714.85744.05
1896 09 17 14 51Locri1138.21116.03954.42
1896 12 19 21 18S. M. Ammalati437.63815.1755-62.91
1897 02 11 23 33Basso Ionio9637.79015.32155.08
1897 03 29 00 05Venafro941.49914.05354.20
1897 05 15 13 42Palermo8537.99413.1104-54.55
1897 05 28 22 40Mare Ionio13237.94216.30565.55
1897 06 17 11 15Veroli741.69213.41954.20
1897 12 06 03 15San Giovanni in Fiore1339.25416.69943.98
1898 04 21 05 35Scigliano1639.11416.3584-53.97
1898 05 14 04 45S. M. Ammalati3537.61514.8897-84.03
1898 08 12Rometta6938.18115.3866-74.84
1898 09 17 14 26Monforte San Giorgio938.17415.4085-64.07
1898 11 03 05 59Caltagirone4837.25914.5465-64.58
1898 11 24 23 37Casalbore2541.23014.94854.18
1899 01 05 02 45Cassino1041.49713.8055-64.25
1899 03 27 01 19Isola di Ventotene1840.96913.32143.74
1899 05 03 21 45S. M. Licodia1237.62114.9195-62.91
1899 06 27 21 15Isola di Salina538.55614.84454.20
1899 07 02 04 54Guardia937.65615.17163.19
1899 08 16 00 05Irpinia3241.14315.33764.59
1899 09 23 22 11Fossa dell'Acqua837.62815.1395-62.91
1899 10 02 14 17Polla2240.55515.6545-64.62

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