Il presente lavoro è parte del più ampio catalogo degli eventi sismici e vulcanici che abbiano interessato l'Italia meridionale in epoca storica, in preparazione a cura dell'Osservatorio Vesuviano di Napoli. È infatti emersa con chiarezza, pur in presenza di un recente catalogo sismico (I terremoti prima del Mille, Bologna 1990, e successivi aggiornamenti), la necessità di riesaminare anche gli eventi precedenti l'Xl secolo, posto che in tale lavoro si sono riscontrate lacune critiche e insufficienze analitiche gravi.

Il catalogo in preparazione dovrebbe articolarsi in più volumi, il primo dei quali, ormai quasi ultimato, prenderà in considerazione gli eventi sino alla fine del XIII secolo.

L'analisi sismologica relativa ai tre secoli qui considerati si basa su fonti di origine ecclesiastica, essenzialmente benedettina, provenienti, per la precisione, dalle abbazie di Montecassino, di S. Vincenzo al Volturno, di S. Sofia di Benevento, di S. Clemente a Casauria; dal monastero di S. Benedetto di Salerno, da un ignoto monastero di Capua(in cui opera il cronista Erchemperto) e dalla curia cittadina di Bari. Fonti che risultano offrire alcuni notevoli vantaggi ai fini dello studio in oggetto, che può infatti così fondarsi, per un considerevole lasso di tempo, su 'stazioni' informative omogenee, delle quali sono conosciute, oltre che la localizzazione, le modalità di annotazione degli eventi, il periodo di attività nonché le procedure di conservazione e trasmissione delle registrazioni. In figura l sono riportate le collocazioni topografiche di tali centri scrittori, e nel riquadro i rispettivi periodi di attività. Il tratteggio indica l'intervallo cronologico in cui la fonte non viene redatta da un testimone contemporaneo agli eventi narrati. All'interno dei segmenti temporali indicati con una linea continua, la possibilità che informazioni determinanti ai fini dell'indagine siano andate perdute è giudicata trascurabile. Nel prospetto manca la menzione della storiografia prodotta dalla città di Napoli, centro scrittorio vivace e certamente attivo già nel periodo in oggetto, ma caratterizzato soprattutto da una produzione di tipo biografico-letterario(più in particolare encomiastica e agiografica) piuttosto che storica in senso stretto, vale a dire annalistica o cronachistica.

Il presente contributo, organizzato com'è in veste di saggio autonomo, differisce ovviamente dall'articolazione definitiva del catalogo completo, nel quale saranno meglio evidenziate, attraverso anche il ricorso a specifiche tavole sinottiche, le varie differenze rispetto ai lavori precedenti.

Il contributo è frutto dell'analisi congiunta dei due autori. Più specificamente, comunque, a Bruno Figliuolo si deve il reperimento e l'esame critico delle fonti; ad Aldo Marturano, l'analisi sismologica. Questa è stata svolta, come è ovvio per il periodo esaminato, usufruendo di informazioni molto rarefatte; a volte, anzi, effettuata utilizzando solo una citazione per un singolo evento. Le soluzioni proposte, comunque, sono state sempre vagliate privilegiando l'indipendenza e le specificità del dato, che è di fatto anomalo nel panorama geofisico. Alcune deduzioni sono state tratte cercando delle discriminanti anche al di fuori del dettato delle fonti, o verificando vari possibili itinerari. Si rimanda, in ogni caso, al catalogo completo per un'omogenea interpretazione sismologica generale.