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Guidoboni and Tinti, 1986

Guidoboni E., Tinti S., 1986. Revisione dei maremoti distruttivi dell'Alto Adriatico. Atti del 5° Convegno Annuale del GNGTS, Roma, I, 31-44.

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Abstract

L’Italia è nota per essere una delle regioni più sismiche d’Europa e con il maggior numero di vulcani attivi. Di conseguenza l'Italia è una delle aree del Mediterraneo più soggetta a maremoti, fenomeni tipicamente generati da terremoti ed eruzioni vulcaniche. Secondo il Catalogo dei maremoti italiani recentemente pubblicato (Caputo e Faita, 1984), le coste investite dagli eventi più severi sono quelle della Calabria e della Sicilia insieme a quelle dell’Adria¬tico settentrionale. In questo contributo si riesaminano criticamente i maremoti distruttivi dell’alto Adriatico (Caputo e Faita, 1982): si tratta degli eventi correlati ai terremoti del 30 aprile 793 o 792), marzo 1106 e 26 marzo 1511. La conclusione più significativa del nostro studio è che nessuno dei maremoti esaminati può essere considerato distruttivo. Nel primo caso confutiamo la correlazione proposta dal Catalogo fra il terremoto del 30 aprile 793 e il maremoto; si tratta infatti di una falsa duplicazione nel terremoto avvenuto il 30 aprile 801 nell'area di Spoleto (Italia centrale). La gravità del secondo evento era sostenuta dallo spopolamento dall’isola ai Malamocco (Venezia) per la distruzione dell'abitato causato dal maremoto. Si è verificato che non ci furono ne’ terremoto ne' maremoto: l'inagibilità del sito avvenne nel corso di diversi anni, come effetto di un degrado causato da una serie di disastri naturali (tempeste, incendi) e da dissesti ambientali di più vasta portata (erosione causata da correnti marine, abbassamento di suoli). Il terzo maremoto riesaminato è correlato al terremoto friulano-yugoslavo nel 26 marzo 1511. Dall'esame delle fonti italiane non emergono danni a Venezia. Rimangono da studiare ancora le fonti delle coste yugoslave.

Dalla nostra ricerca risulta chiaramente la necessità ai una revi¬sione e di una integrazione del "Primo catalogo dei maremoti italia¬ni" (Caputo – Faita, 1984) anche allo scopo ai fornire una valida base per stime più attendibili del rischio da maremoti.

Italy is known to be one of the regions with the highest seismicity in Europe and where there is the largest number of active volcanoes. As a consequence, Italy is one of the areas of the Mediterranean Sea most affected by tsunamis, phenomena typically generated by earthquakes and volcanic eruptions. According to the recently published catalog of the Italian tsunamis (Caputo and Fai:a. 1984), the coasts attacked by the most severe events are those of Calabria and Sicily together with those in the Northern Adriatic Sea. This paper reviews critically those tsunamis of :he North-Adriatic that appear to be the most violent (Caputo and Faita, 1982), i.e. the 30 April 793 (or 792) event as well as the March 1106 and the 26 March 511 events. The most remarkable conclusion of our study is that none of the examined tsunamis may be considered a destructive event. As to the first case we reject the correlation proposed in the catalog between the 30 April 793 earthquake and the tsunami; in fact, the 793 shock appears to be a false duplication of an earthquake occurred on 30 April 801 in the Spoleto area (Central Italy) area. The severity of the second event seemed to be supported by the depopulation of the Malamocco isle in the Venice Lagoon caused by the tsunami. It is, however, found that the depopulation did occcur, but in the course of some years and as a consequence of a series of natural disasters other than tsunami (weather storms, fires, marine current erosion, ...). The last tsunami is related to the 26 March 1511 Friuli-Istria earthquake. No sensible damages in Venice appear from the examination of the Italian sources, though sources on the opposite coasts remain to be carefully studied. As a consequence of our research, it results quite clearly the need for a revision and an integration of the "Primo Catalogo dei Maremoti Italiani" (Caputo and Faita, 1984), also in order to provide a sound basis for more reliable estimates of tsunami risk.

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1106Venezia  -  -